domenica 13 settembre 2009

150 anni di scuola

I precari della scuola, martoriati dai tagli alle cattedre, hanno manifestato un po' per tutta Italia e sono previste anche nuove iniziative di lotta. Si tratta di un anno particolarmente delicato per l'istruzione italiana, soprattutto perché dal 2010-2011 dovrebbe partire la cosiddetta riforma Gelmini dei cicli della scuola superiore, che applica concretamente molte delle caratteristiche ideologiche dell'attuale maggioranza, in particolare per quanto riguardo la scomparsa di alcune materie che porterà a un vero e proprio esubero di massa, il quale probabilmente non risparmierà nemmeno il personale di ruolo. Difficile invece dire se Berlusconi, vista la situazione conflittuale con il Vaticano, cercherà di ottenere nuovamente la sua approvazione con elargizioni alla scuola privata oppure se proseguirà nella linea vendicativa; in ogni caso, i finanziamenti all'istruzione pubblica saranno comunque qualcosa di molto simile alla proverbiale canna del gas.
Il messaggio che passa ai giovani è molto chiaro: se la scuola si può salassare in questo, è perché non è realmente importante. Berlusconi ha detto che gli italiani vogliono essere come lui, che con la cultura non ha un particolare feeling e predilige anzi altri generi di ozi intellettuali. Del resto non si diventa per niente il miglior capo di governo degli ultimi 150 anni, e forse dobbiamo aspettarci una nuova puntata speciale di Porta a Porta questa volta per decantarci la salvezza del sistema scolastico italiano.

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