Anche ieri l'Avvenire, giornale della Conferenza Episcopale Italiana, rimbrotta stizzita contro coloro chi sostiene che la Chiesa non abbia sufficientemente preso le distanze dai comportamenti 'hardcore' di Berlusconi: l'organo dei vescovi ritiene di aver agito in "modo netto sul piano dei contenuti e della prassi" e "chiunque è stato raggiunto dai loro interventi ha capito quello che si doveva capire".
Basta dare una lettura a uno dei tanti ottimi libri della Chiarelettere, Vaticano SPA (scritto da Gianluigi Nuzzi, che per inciso non è un estremista mangiapreti ma lavora per il Giornale e Panorama) per capire le ragioni di questa presa di posizione molto mite: anche se lo IOR non è più quello delle gestioni a dir poco 'allegre' di Marcinkus e De Bonis, implicati rispettivamente nel crac dell'Ambrosiano e nel riciclaggio della maxitangente Enimont, è evidente che la banca vanticana è ancora epicentro di grandi affari internazionali non del tutto puliti che approfittano della legislazione bancaria molto blanda di Oltretevere. Nel libro non si parla mai di Berlusconi, ma è possibile che il proprietario del maggior impero mediatico italiano sia estraneo ad operazioni economiche con il Vaticano? Risulta molto difficile crederlo.
Nonostante entrambe le coalizioni, PDL e PD, sianno accomunate dal desiderio di ottenere di più l'approvazione ecclesiastica (in particolare in materia di scuola privata) la Chiesa ha sempre preferito il massone-libertino Berlusconi al cattolicissimo Prodi, preferendo uno sgravio sull'ICI a comportamenti pubblici ispirati a una maggior senso di responsabilità; ma fino a quando potrà agire in questo modo senza perdere definitivamente la faccia? Fino a quando basteranno occasionali casi Englaro con le loro boutade di polemiche e caos mediatico per far stare tranquilli i cattolici più intransigenti? E il consenso di Berlusconi rimarrà davvero così saldo se il Vaticano dovesse cominciare seriamente a criticare i suoi comportamenti privato-pubblici? Sembra che entrambi i soggetti, l'ex-unto del Signore e l'ex-chiesa dei poveri si giochino definitivamente molto della loro credibilità.
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