E' arrivato il momento della guerra alla Siria, a quanto pare. Il ministro degli esteri Bonino ha già dato la disponibilità all'attacco, ma solo sotto l'egida dell'ONU. Il solito film già visto, con la differenza che Kerry, a differenza di quanto fece Powell nel 2003, non ha presentato fialette o qualche altro genere di 'prova'. Del resto, recitano fonti USA, "ci sono pochi dubbi" sull'impiego di armi chimiche e, insiste Kerry, l'uso dei gas è "un'offesa a tutta l'umanità".
Ragioniamo dando per scontato che le accuse siano vere, regredendo quindi a un'ingenuità livello Biancaneve e Cappuccetto Rosso. Vuol dire che ammazzare gente con armi più convenzionali è invece un segno di rispetto per l'umanità? E perché poi dovrebbero farsi paladini gli USA di questa crociata anti-Assad?
Nell'efficiente mentalità anglosassone, chi sbaglia paga. E gli USA meno di dieci anni fa hanno preso un abbaglio enorme - stanno sempre ragionando Biancaneve e Cappuccetto Rosso, ricordiamo bene - nel ritenere l'Iraq di Saddam Hussein in possesso di armi di distruzione di massa e nel muovergli guerra. Sarà prevista qualche penalità, in caso di nuovo buco nell'acqua?
Neppure Cenerentola e Biancaneve potrebbero pensarlo. Chissà se per l'imminente guerra in Siria si formerà un imponente schieramento pacifista, come quello che nel 2006 il New York Times definì "la seconda potenza mondiale dopo gli USA". Visti i precedenti del recente attacco in Libia, si direbbe che nell'Europa martoriata dalla crisi c'è poco da sperare, abitata com'è da persone troppo concentrate sulla sopravvivenza quotidiana. Ci chiamavano 'anime belle' i nostri detrattori, adesso invece sembra che siamo 'maturati', cinici e distaccati al punto giusto, in attesa di esultare per il prossimo decimale di PIL che segni l'uscita dalla repressione e, per dirla alla Letta, l'arrivo nell'agognata Terra Promessa. E' un vero peccato perché, se dessimo uno sguardo alla piazza, troverebbero Biancaneve e Cappuccetto Rosso a manifestare. Forse la loro l'anima non è più bella, ma almeno ce l'hanno ancora.
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