Non credo che Matteo Salvini sappia chi sia Georges Sorel, sindacalista rivoluzionario vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, ma l'idea del leader leghista di bloccare l'Italia per tre giorni per mettere in crisi le casse dello Stato mi ha fatto venire in mente la teoria dello sciopero generale a oltranza del pensatore francese (il quale del resto negli ultimi anni di vita mostrò qualche simpatia per l'estrema destra fascisteggiante).
Ovviamente, non bisogna prendere troppo sul serio gli slogan di Salvini, specialmente se coincidono con un calo nei sondaggi elettorali. Non c'è nulla di male però nel giocare con la fantasia immaginando che cosa potrebbe succedere se davvero si realizzasse un evento simile. Ad esempio, come reagirebbe la gente se si accorgesse di poter vivere per tre giorni senza quei beni di consumo che oggi come oggi vengono ritenuti imprescindibili? E senza le garanzie offerte dallo Stato?
Forse dopo tre giorni molti non vorrebbero più tornare alla 'normalità' - virgolette d'obbligo per un sistema che sta creando crisi ambientali e sociali di ogni genere. Forse farebbero anche a meno dei vari 'Matteo' - Salvini e Renzi - in un rinnovato sforzo di autodeterminazione contro le metastasi neoliberali e populiste. O forse non succederebbe proprio nulla, chissà. Sta di fatto che quest'esperienza andrebbe forse tentata. Dal diamante non nasce niente, ma persino da Salvini forse possono nascere i fiori.
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